Una parentesi a Firenze
27/06/2016
Questo per me è il primo post di viaggio. Purtroppo è un po’ atipico perchè nonostante sia stata a Firenze per 3 giorni, non ho potuto girarla molto causa impegni di lavoro. Quel poco che ho visto però mi è bastato per innamorami perdutamente di questa città. Ma adesso vi racconto tutto con calma.
Il viaggio
Il mio lavoro mi ha portato a Firenze in occasione del Pitti Bimbo, questo ha fatto sì che non abbia potuto girare molto, ma le due sere di “libertà” mi hanno fatto scoprire dei piccoli angoli di questa città stupenda.
Ma partiamo con ordine e cioè dal viaggio. Non molto tempo fa avevo letto dell’esistenza di un nuovo concept di Autogrill, maggiormente curato nell’arredo e attento all’offerta dei prodotti prediligendo la stagionalità e la territorialità degli alimenti, insomma per riassumere tutto in un’unica parola (che visto l’abuso che ne viene fatto non amo molto ma che rende bene il concetto) Gourmet.
L’area di servizio è quella che si trova sull’A1 all’altezza di Fiorenzuola d’Arda (il nome dell’area è Arda). Chiaramente, passandoci ed essendo partita proprio in orario di pranzo non potevo non fermarmi a curiosare e dare un’occhiata.
L’esperienza è stata davvero carina, il “Bistrot” , (il ristorante si chiama infatti così) mi ha fatto per un attimo dimenticare che mi trovavo in autostrada trasportandomi in un atmosfera che ricorda i mercati coperti di città: molto legno grezzo, piastrelle e metallo in pieno stile industriale.
All’interno trovate 3 isole ognuna con un’offerta differente:
La Salsamenteria
con piatti freddi, insalatone con carpaccio di polpo o fagioli edamame, gnocco fritto e taglieri di salumi e formaggi del territorio
Il Pastaio
pasta fresca trafilata al bronzo sul posto usando farine de I mulini di Voghera con diversi tipi di sughi del giorno
La Cucina di Strada
carne e pesce cotti alla brace, fritti misti e il classico ed intramontabile hamburger
Si può scegliere dove e cosa mangiare per una sosta davvero piacevole. I prezzi sono in linea con gli altri Autogrill ma la qualità decisamente migliore e l’atmosfera accogliente e moderna.
Firenze
Non era la prima volta che venivo in questa magnifica città. La mia famiglia ha origini lucchesi e quindi sin da quando sono piccola le mie estati hanno sempre avuto il sapore, il profumo e il rumore della toscana (posso affermare di essere stata cullata più volte dal frinio delle cicale). Firenze quindi l’avevo già visitata anni fa ma mi ero dimenticata di quanto fosse bella e magica.
Purtroppo il tempo per perdermi tra le sue vie non è stato molto, ma quei piccoli assaggi che ho avuto sono bastati:
il cielo di un azzurro quasi irreale, il calore che le pietre della strada emanano alternato da dei brevi sprazzi di aria fredda proveniente da cantine nascoste da grate a livello della strada; i balconi nascosti tra i tetti delle case e dei palazzi storici che nascondono piccoli angoli fioriti e romantici; le rondini che sia all’alba che al tramonto volano sopra la città come se stessero danzando; i piccoli negozietti artigianali che vendono carte pregiate, articoli di pelletteria e piccoli tesori gastronomici, mi hanno definitivamente conquistata.
La Menagere
Proprio in questo mio vagabondare ho trovato questo piccolo angolo, un luogo dove buon cibo, design, storia, fiori e cocktail si incontrano e danno vita alla “La Menagere“.
Appena l’ho visto me ne sono innamorata: lo spazio dove si trova era il primo negozio di casalinghi di Firenze, nato nel 1896 e adesso recuperato in modo magistrale dallo studio di architettura q-bic.
Ero da sola e mi sono seduta in un tavolino da cui avevo una vista meravigliosa sul bancone dedicato alla vendita dei fiori. Sulla mia destra la sala ristorante illuminata da un grosso lucernario vetrato da cui scendono lampade di design e splendide orchidee fiorite che con le loro radici attorcigliate sembrano fluttuare come meduse in un mare cristallino.
Ho ordinato un cocktail, il Moscow Mule, tra i miei preferiti, e ho iniziato a sorseggiarlo mentre mangiavo delle ottime tapas vegetariane: polpettine di pane su una coulis di pomodori, una parmigiana di melanzane tutt’altro che convenzionale e uno squisito mini burger di lenticchie con una salsa al curry.
Per un attimo mi è sembrato di essere in uno dei locali recuperati da vecchie fabbriche della zona di Williamsburg a New York, poi sono uscita, ho ricominciato a camminare e mi sono trovata davanti la bellezza della basilica di San Lorenzo, poco più avanti sono stata catturata dalla musica di artisti di strada di piazza della Repubblica per poi proseguire in piazza della Signoria, con le sue statue e la torre di palazzo Vecchio e lì ho realizzato che non ero a New York ma in una magnifica città, con anni di storia alle spalle, che ha visto susseguirsi ere, vicende e personaggi incredibili che hanno fatto la storia.
Il Desco
Per la mia ultima cena ho trovato questo piccolo bistrot (Il Desco) proprio sotto il mio albergo, l’ho visto quasi per caso e l’ho scelto più per una questione di comodità che per una ricerca accurata. Sono entrata e in un attimo mi sono sentita a casa.
I ragazzi molto accoglienti e gentili mi hanno subito fatto sentire coccolata (soprattutto perchè ero da sola) e in un piccolo tavolino ho mangiato dei buonissimi piatti a base di verdure di stagione, tutte bio coltivate nella tenuta di famiglia poco distante da Firenze.
Se io avessi un ristorante, il mio menù sarebbe come il loro: piatti delicati, semplici e deliziosi perchè creati per esaltare al massimo le materie prime, di ottima qualità, con cui sono stati cucinati. Una buona scelta di piatti vegetariani e non ed attenti anche alle intolleranze (i celiaci non avranno problemi a trovare qualcosa di adatto anche a loro senza dover fare alcuna rinuncia).
Ho passato una piacevole serata iniziando la cena con un flan di carote leggermente aromatizzato con zenzero su un letto di fagiolini per poi passare ad una crespella ripiena di melanzane (mio dio che buone che erano quelle melanzane) e burrata per poi finire con una cheese cake con composta di pesche davvero memorabile.
Insomma, se passate per Firenze e amate i sapori genuini, delicati e autentici dei prodotti locali, dovete assolutamente venire a mangiare qui.
Firenze è davvero magica e il fatto che fossi lì da sola me l’ha fatta amare ancora di più. Ho potuto respirare la sua energia ed inebriarmi della sua bellezza senza distrazioni.
Mi sono commossa mentre, seduta su un gradino, ammiravo la bellezza del duomo, con i suoi marmi, la sua cupola incredibilmente perfetta. In quel momento mi sono sentita terribilmente fortunata a trovarmi lì, proprio in quel momento, e poter godere di tutto quello spettacolo.
Mentre osservavo quello che mi accadeva attorno mi sono però accorta che molte delle persone che erano presenti (principalmente turisti) erano troppo occupati a fotografare ciò che vedevano piuttosto che vivere quel momento e caricarsi di quell’energia che solo un luogo come quello può darti.
Sicuramente saranno tornati a casa con delle foto migliori delle mie fatte col cellulare di notte, ma quei venti minuti in cui sono stata seduta su quel gradino a guardare quella meraviglia e a pensare a quante persone nei secoli hanno potuto ammirare lo stesso spettacolo magari seduti nello stesso punto, è stato impagabile.
Io preferisco vivere le città piuttosto che visitarla, osservare invece che vedere, perchè quello che mi lascia e mi regala riempie la mia anima e mi fa amare un luogo nel profondo.
Questa è stata la mia parentesi a Firenze, rapida ma indimenticabile.