#MicaSpreco:
da sacco di patate a shopper
09/05/2018
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#MicaSpreco
Per un uso più consapevole della plastica
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Si dice che il primo passo per risolvere un problema sia ammettere di avere un problema. Io ho un problema, anzi, in realtà ce l’abbiamo tutti, nessuno escluso, e questo è il nostro rapporto con la plastica.
Noi siamo la generazione della plastica, siamo cresciuti con lei, abbiamo imparato ad usarla, ad amarla e ne siamo ormai circondati. Se ci fermiamo un attimo e ci guardiamo attorno, ci renderemo subito conto della quantità di oggetti in plastica che ci circondano: nell’arredamento, negli oggetti di uso comune, nelle macchine, negli elettrodomestici. La plastica ormai ha un ruolo importante nella nostra vita e se l’è guadagnato grazie alle sue proprietà: versatile, leggera e soprattutto resistente.
Insomma, se potessimo far scomparire in un attimo tutta la plastica che ci circonda semplicemente schioccando le dita, molto probabilmente rimarrebbe ben poco.
Il controsenso più grande dei nostri giorni però, è che la plastica, famosa per la propria resistenza e durata nel tempo, viene largamente utilizzata in tutti quei contenitori che vengono creati per avere vita breve.
Pensiamo al nostro carrello della spesa e a quanto packaging in plastica è presente. Ogni anno finiscono nei nostri mari 8 milioni di tonnellate di plastica, tra cui anche quella ad uso alimentare, perchè non adeguatamente smaltita tramite la raccolta differenziata o adeguatamente riutilizzata.
Per poter combattere questa tendenza e sensilibbizzare il maggior numero di persone possibile su questo tema, Sky ha lanciato dal gennaio 2017 la campagna #UnMareDaSalvare, con lo scopo di diffondere la problematica e far ragionare su un uso piu’ consapevole di questa.
Ecco l’installazione “Una michetta sostenibile” che trovate fino al 13 maggio 2018 in piazza XXV Aprile a Milano per la campagna Sky #MicaSpreco e #UnMareDaSalvare
Per poter partecipare attivamente alla salvaguardare dei mari ed evitare gli sprechi, possiamo fare molte cose: portare sempre con noi una borsa riutilizzabile da utilizzare quando facciamo la spesa. Cercare di smaltire adeguatamente i contenitori di plastica rispettando la raccolta differenziata, usare una borraccia riempiendola di volta in volta con l’acqua in modo da non dover comprare bottigliette di plastica usa e getta. Usare in casa cannucce in metallo invece di quelle in plastica e quando chiediamo un cocktail o una bibita al bar, rifiutiamo la cannuccia. Prediligere l’acquisto di frutta e verdura sfusa, invece di quella già confezionata, cercare di acquistare prodotti realizzati in plastica riciclata, eccetera.
Insomma, le cose che possiamo fare sono davvero tante e il primo passo è sicuramente prendere coscienza di questo problema e cercare di modificare le nostre abitudini in modo che per noi diventi automatico il limitare al minimo l’usa e getta e gli sprechi inutili.
Per tutta la settimana, in occasione della Milano Food City, Sky ha deciso di creare un’installazione realizzata interamente di plastica dei packaging alimentari destinati alla discarica rappresentante una michetta, simbolo della città, e lanciare l’hashtag #MicaSpreco da usare per sensibilizzare le persone all’impatto che l’inquinamento da plastica ha sui nostri mari e condividere tutte quelle abitudini che dovrebbero diventare la normalità e che sono volte proprio a ridurre la plastica nel nostro quotidiano.
Per questo progetto ho pensato di dare il mio contributo realizzando un mini tutorial su come poter riciclare un packaging in plastica che altrimenti sarebbe stato desitinato alla spazzatura. Visto che ultimemente vanno molto di moda le tote bag in rete in stile parigino da riempire con frutta fresca, pane, fiori e delizie varie, ho deciso di realizzarne una mia versione alternativa e decisamente di riciclo usando un sacco di patate.
Le reti di plastica usate per le patate sono create per essere piuttosto resistenti (devono infatti contenere ben 5 chili di patate) e sono anche abbastanza elastiche e malleabili, perfette per contenere le forme piu’ disparate. Da vuote non occupano praticamente spazio e sono leggerissime, quindi sono perfette da tenere nella borsa.
Per realizzarla vi basterà prendere il vostro sacco da 5 chili di patate, rigirarlo in modo da avere i bordi rinforzati all’interno e creare due manici semplicemente creando due tagli con le forbici seguendo una delle righe della trama della rete. In questo modo non andrete a tagliare troppo la maglia, la struttura rimarrà intatta e quindi solida e resistente. Per evitare che si sfilacci, vi basterà avvicinare la fiamma di un accendino (miraccomando fate attenzione a non bruciarvi e a non inalare i fumi) in questo modo le fibre si scioglieranno e si unirando al resto della trama.