Matuffi e riciclo creativo
02/10/2019
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Matuffi e riciclo creativo
Post in collaborazione con Baule Volante
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La ricetta di oggi è un po’ particolare perchè per farla non solo useremo degli ingredienti ma anche il loro packaging. No, non sono completamente matta e no, non vi farò mangiare un vasetto di vetro, adesso vi spiego tutto.
Anche quest’anno ho avuto il piacere di essere chimata per il SANA (la fiera del biologico e del naturale che si svolge ogni anno a Bologna) da Baule Volante. E’ il secondo anno di fila che collaboriamo insieme per questo importante evento (clicca qui per leggere che cosa avevo fatto l’anno scorso) e per me ogni volta è un grande piacere, non solo perchè condividiamo una stessa filosofia legata al prodotto, ma anche perchè mi sembra sempre di tornare a casa.
Il tema di quest’anno erano i prodotti regionali e sia io che Michela abbiamo attinto dalle nostre radici per preparare due ricette che potessero racchiudere tutto il sapore delle nostre rispettive terre: Michela creando dei cestini di pane carasau con crema al limone (trovate qui la sua videoricetta) e io preparando i matuffi, un piatto tipico della cucina lucchese che mia nonna mi preparava sempre da piccola e di cui io andavo (e vado tutt’ora) ghiotta.
La ricetta dei matuffi è molto semplice, può essere definito quasi un piatto “povero” e proprio perchè gli ingredienti sono pochi (passata di pomodoro della Maremma, polenta, aglio, olio e basilico) e vanno lavorati pochissimo, piu’ si scelgono di qualità e ricchi di sapore e piu’ il risultato finale sarà un successo.
Il mio contributo però non si è fermato lì, infatti, dopo aver preparato la ricetta durante lo showcooking, mi sono divertita a ridare una nuova vita ai barattoli che contenevano la passata riadattandoli per poter essere usati come contenitori per organizzare le nostre dispense.
Prima di darvi il procedimento della ricetta, partiamo con come ho fatto per trasformare i barattoli.
Ciò di cui avrete bisogno è dello scotch di carta, un pennello, della vernice per lavagna (sono vernici apposta che creano uno strato dove si può scrivere e cancellare usando i gessi) e un gesso per poter scrivere il contenuto del barattolo.
Per prima cosa bisogna lavare accuratamente i barattoli ed eliminare tutti i residui dell’etichetta (lasciateli a mollo per un po’ in acqua calda con un po’ di sapone e poi aiutatevi con una paglietta in acciaio per togliere ogni traccia di colla). Una volta che sono puliti e asciutti decidete quale dimensione e forma voler dare a ciò che diventerà a tutti gli effetti una piccola “lavagna” su cui poter scrivere il contenuto del barattolo, la data di scadenza, quando l’avete inserito nel barattolo e tutte quelle altre informazioni che possono essere utili (ad esempio il tempo di cottura o le dosi per una determinata preparazione). Io preferisco creare delle fasce tutte della stessa dimensione e alla stessa altezza, in questo modo, anche se andremo ad utilizzare barattoli dalle forme diverse, l’impatto visivo sarà comunque omogeneo ed ordinato.
Create una “maschera” con lo scotch di carta in modo che abbia la forma desiderata, fate attenzione a far aderire bene lo scotch al barattolo nella parte che sarà a contatto con la vernice in modo da non rischiare di avere “infiltrazioni” e quindi sbavature o macchie.
A questo punto con un pennello distribuite un primo strato di vernice lavagna (io uso questa ma in commercio ce ne sono di diversi tipi, anche colorate) cercate di pennellare sempre nella stessa direzione in modo da avere un risultato omogeneo. Dovrete dare due mani in totale, ricordatevi di aspettare che asciughi il primo strato prima di passare a quello successivo.
Una volta che la vernice sarà asciutta, eliminate lo scotch. A questo punto i vostri barattoli sono pronti per essere riempiti con quello che preferite. Io solitamente dipingo anche il tappo (facendo attenzione a non far andare la vernice anche nella parte inerna a contatto con il cibo) in questo modo potrò leggere il contenuto anche nella parte superiore e questo si rivela essere sempre molto comodo se abbiamo i contentori in un cassetto. Scrivete sulla lavagna usando una matita gesso (come quelle che usano le sarte) o i pennarelli a gesso ed ecco i vostri barattoli riconvertiti a perfetti contenitori da dispensa.
Chiaramente la vernice non è adatta ad essere messa in lavastoviglie, ma potete tranquillamente lavarli a mano, cancellare la scritta e renderli nuovamente pronti ad ospitare un nuovo cibo.
Adesso che abbiamo organizzato la nostra dispensa siamo pronti per cucinare questo piatto, i matuffi. Si tratta di una preparazione molto semplice che vede come protagonisti la polenta cucinata in modo che rimanga piu’ liquida rispesso al solito (come se fosse una minestra) e il sugo di pomdoro. Per la polenta potete usare sia quella istantanea (io ho usato quella integrale di Baule Volante) o quella classica, le dosi non cambiano, cambierà solo il tempo di cottura.
Per quanto riguarda invece la salsa di pomodoro, ho usato la passata di pomodoro della Maremma il cui sapore mi ricorda quello dei pomodori dell’orto di mia nonna e le conserve che faceva, aggiungendo anche lei sempre quella fogliolina di basilico che rendeva il tutto piu’ buono e che mi faceva tornare in mente l’estate.
in fondo trovate anche la videoricetta registrata durante il mio showcooking.

Matuffi
Salva la ricettaIngredienti
- 2 spicchi aglio
- 400 gr passata di pomodoro della Maremma Baule Volante
- 250 gr farina integrale di mais per polenta istantanea Baule Volante
- 2 l acqua
- 50 gr parmigiano reggiano
- basilico fresco qualche fogliolina
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Procedimento
- In una casseruola mettete un filo di olio extravergine di oliva, due spicchi d’aglio schiacciati con la camicia e fate rosolate per circa 2 minuti a fuoco medio così da fare insaporire.
Aggiungete quindi la passata di pomodoro della Maremma e qualche fogliolina di
basilico fresco (io ne metto solitamente 6/7). Fate cuocere a fuoco dolce, coperto, per circa 15 minuti mescolando di tanto in tanto. - Preparate quindi la polenta portando ad ebollizione l’acqua leggermente salata. Appena inizia a sobbollire, aggiungete a pioggia la farina facendo attenzione di mescolate sempre con una frusta in modo che non si formino grumi. Fate cuocere mescolando, a fuoco vivo, per 6 minuti. Quindi togliete dal fuoco. La consistenza sarà diversa rispetto alla classica polenta, risulterà molto piu’ liquida, simile ad una vellutata.
- Componete il piatto mettendo in una scodella due cucchiai di polenta, aggiungete qualche cucchiaio di passata, un filo di olio extravergine di oliva e una grattugiata di parmigiano reggiano.
Ripetete un’altra volta e terminate con un ultimo strato di polenta, un cucchiaio di passata, del parmigiano, un filo d’olio e servite ancora ben calda.