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5 modi per ridurre l'inquinamento da internet

19/01/2021
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5 modi per ridurre l’inquinamento da internet

5 piccoli trucchi per ridurre il nostro impatto ambientale nelle nostre attività digitali
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E’ un tema di cui si parla sempre molto poco, quando si parla di metodi per come ridurre il nostro impatto sull’ambiente si citano sempre le solite cose: ridurre i prodotti usa e getta a maggior ragione se di plastica, ridurre i nostri consumi cercando di comprare meno e meglio soprattutto per quanto riguarda l’industria della moda, utilizzare mezzi di trasporto green o a basse emissioni, eccetera. 

C’è però un campo che non viene mai preso in considerazione e che sta diventando un triste protagonista della “gara” a quale industria generi maggiori emissioni di CO2. Sapete qual è? Internet!

Analizzare l’impatto che questa industria ha sull’ambiente, non è semplice, infatti c’è da dire che, grazie alla digitalizzazione e alla tecnologia che verte verso un’ottimizzazione dei sistemi e della trasmissione dei dati, a parità di attività, l’optare per un mezzo digitale fa sì che ci sia quasi sempre una riduzione dei consumi rispetto allo svolgimento della stessa con mezzi più tradizionali  (ad esempio il fatto di poter organizzare una riunione lavorativa dall’altra parte del mondo restando comodamente nel nostro ufficio o a casa invece di dover affrontare un viaggio transoceanico ha sicuramente i suoi vantaggi).

Ciò però non toglie che, così come ogni attività umana, anche quella digitale ha un suo impatto ambientale, si calcola infatti che circa il 2% dell’emissioni di CO2 globali siano generate dall’industria delle telecomunicazioni e questo include sia la parte relativa alla produzione fisica degli hardware usati per la fruizione (computers, smartphone, servers, etc) sia la parte relativa all’energia utilizzata per ricaricare e quindi utilizzare i nostri dispositivi, che quella utilizzata per mantenere i server che costudiscono i nostri dati online.

Anche se non si vede, esiste

Siamo portati a pensare che tutto quello che noi fruiamo online come email, newsletter, foto, giornali, film, social network, eccetera, non “esista fisicamente”. In parte è vero, diciamo che non esiste nel senso più antico del termine ma esiste sottoforma di dati archiviati in un server all’interno di un edificio da qualche parte del mondo e noi, grazie ai nostri dispositivi, possiamo fruirne mettendoci in comunicazione con lui. Per poter fare questo, i server devono essere funzionanti 24/7 richiedendo quindi molta energia elettrica sia per il loro funzionamento ma soprattutto per mantenere una temperatura e un’umidità costante all’interno di questi centri ed evitare che si surriscaldino.

Con l’aumento della digitalizzazione dei dati (che per fortuna va di pari passo con la tecnologia che permette di ottimizzare sempre di più la capacità di archiviazione e di elaborazione degli stessi) c’è sempre più bisogno di energia per mantenere in vita il sistema.

La buona notizia è che sempre più big del settore (Google, Facebook, Apple, ecc) si sono mossi per riuscire a prelevare l’energia necessaria per le loro attività da fonti totalmente rinnovabili, riducendo di molto l’impatto che hanno sull’ambiente, ma la strada da fare è ancora lunga e anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la nostra parte per riuscire ad abbattere le emissioni generate da internet.

Cosa possiamo fare quindi?

Per darvi un’idea, un’email inviata genera circa 4 grammi di CO2, una ricerca su Google da 0,2 a 7 grammi di CO2, l’equivalente generato da un’auto guidata per circa 1 Km. Con questo non voglio gettarvi nel panico o far salire l’ansia in voi, perchè come detto in precedenza, quella stessa mail se fosse stata spedita via posta, avrebbe sicuramente generato molta più CO2 rispetto all’invio digitale, vi racconto questo per rendervi consapevoli che anche attività che all’apparenza non hanno un impatto, in realtà ce l’hanno e possiamo fare la nostra parte anche qui per ridurlo. Ecco allora 5 consigli per riuscire a ridurre il nostro impatto generato da internet.

1 – Disinscriviti da tutte quelle Newsletter che non ti interessano, ti intasano la casella di posta, occupando spazio, non ti permettono di capire quali siano le email importanti e soprattutto, ogni invio corrisponde a CO2 emessa. Un tempo c’era un sito che ti permetteva di disinscriverti in blocco, si chiamava Unrool.me , ma non è più utilizzabile in Europa (credo c’entri il fatto che vendeva i dati a terze parti non sempre chiedendoti il consenso…) e al momento non c’è un’alternativa sicura, quindi, non ci resta che affidarci al buono e sano vecchio “disiscrivimi” in fondo alle email.

2 – Cancella tutti i file che non ti servono, non ti interessano e che occupano solo spazio, sia sui tuoi hardware (computer, cellulare, eccetera) sia nel tuo cloud e casella email. Immagina che tutto quel materiale che hai accumulato, pubblicità, lettere, fotografie, video, siano su supporti fisici… probabilmente avresti la casa sommersa e non riusciresti più a muoverti oltre a non riuscire a trovare quello che cerchi e che è davvero importante. Fai pulizia, cancella quello che non ti interessa più, libererai spazio importante che potrà essere usato per quello che davvero conta. Esistono delle applicazioni che ti aiutano ad eliminare le foto doppie (tipo quei 3654 foto scattate prima di scegliere quella in cui tutti siano venuti bene), qui trovi il link ad un articolo di Aranzulla dove ti spiega come fare e cosa usare.

3 – Se possibile passa ad un fornitore di energia rinnovabile, così quella che utilizzerai per ricaricare tutti i tuoi dispositivi o per guardare un film sarà energia pulita.

4 – Spegni tutti i dispositivi che non stai utilizzando, ricordati di staccare anche i caricatori (se rimangono attaccati, consumano comunque energia) e cerca di prediligere l’utilizzo di smartphone e tablet invece di computer e televisione, i dispositivi più piccoli consumano meno energia.

5 – Cerca di usare il tuo dispositivo (cellulare, tablet, computer, ecc) il più a lungo possibile ed evita di comprare dispositivi “doppioni” o che userai molto poco. Ricordati inoltre che una volta non più utilizzati, potrai rivenderli se ancora funzionanti e in buono stato, altrimenti, se ormai non più utilizzabili, riciclali a dovere (un altro problema è che per produrre i circuiti di cui sono fatti i nostri dispositivi o le batterie stesse, servono dei metalli che hanno una reperibilità limitata sul nostro pianeta, il riciclarli a dovere permette che questi metalli vengano recuperati ed utilizzati per creare nuovi apparecchi elettronici, oltre ad evitare che sostanze particolarmente dannose all’ambiente, come il mercurio, vadano disperse). Si tratta di rifiuti RAEE quindi portali all’isola ecologica di tua competenza o dove raccolgono questo genere di rifiuti (spesso anche i negozi di elettronica hanno la loro piccola isola dedicata a questo genere di rifiuti).

Il blog è diventato green

BONUS – aggiungo questa parte perchè è un discorso che so non interessare tutti: se avete un sito web personale che può essere uno store online, un blog o un sito aziendale, cercate di scegliere server green che quindi o utilizzano energie rinnovabili per alimentare i loro sistemi o compensano le emissioni acquistando crediti da enti certificate che investono quei soldi in progetti green (come riforestazione di aree o protezione e salvaguardia degli ecosistemi). Sono molto fiera di poter dire che da due settimane il blog è diventato 100% green, anzi, 300% green! Ho infatti deciso di spostare il mio server su GreenGeeks* che compensa le emissioni generate dai suoi server acquistando 3 volte il valore delle stesse in crediti per la compensazione. Se siete interessati a sapere come funziona, vi lascio qui il link per scoprire i loro servizi e i loro piani di hosting*.

Questo post non voleva terrorizzarvi e mandarvi in ansia ogni volta che deciderete di mandare un’email o di guardare una serie in streaming, io per prima ho ancora molta strada da fare (accumulatrice compulsiva di email e Newsletter… presente) però penso che come per ogni cosa, il primo passo da fare sia quello di acquisire quella consapevolezza che permetta di migliorarci tutti insieme e di conseguenza, migliorare il luogo dove viviamo.

Questo articolo inoltre è stato selezionato da Twinkl tra le migliori risorse per uno stile di vita eco-sostenibile, trovi più informazioni su Twinkl Sustainability Week.

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Fonte dei dati ClimateCare.org
Ericsson.com
Itif.org
Foto da stock di Unsplash
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