Come sopravvivere al Natale
28/11/2017
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Come sopravvivere al Natale
Guida semiseria per poter riuscire ad arrivare tutti interi al 7 gennaio
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“Houston, abbiamo un problema”, ed è un grosso problema: quest’anno non voglio il Natale. Non so che cosa mi sia successo, forse sono stata posseduta dal Grinch o forse l’aver iniziato a vedere addobbi e lucine a fine ottobre mi ha un po’ destabilizzata, ma quest’anno ho un serio problema con il Natale. Silvio ha già iniziato a prendermi in giro perchè di solito verso fine novembre inizia la mia trasformazione in folletto natalizio (in versione XL, si intenda…) le orecchie mi diventano un po’ a punta, inizio ogni frase dicendo “OH OH OOH”, Bracchetta si trasforma in renna, Monsieur in aiutante XS e io inizio a saltellare di qua e di là cercando di diffondere lo spirito natalizio a destra e a sinistra. Quest’anno… N-U-L-L-A !
Vedo le lucine nelle strade e mi giro dall’altra parte quasi fossi un vampiro in vacanza a Dubai, vedo glitter d’oro e rossi e inizio a grattarmi come se ne fossi allergica, vedo un albero di Natale e mi viene mal di pancia… insomma, la situazione è piuttosto grave, ecco perchè ho deciso di scrivere questo post, una sorta di guida semiseria per riuscire ad arrivare indenni al 7 gennaio e per cercare di guarire dal mio “mal di Natale” e trasformarmi nuovamente in quella portatrice sana di spirito natalizio che solitamente sono.
Babbo Natale è tuo amico
Nonostante sia un omone attempato dal look a cavallo tra il clochard e l’hipster, si vesta in modo bizzarro, non si cambi mai e abbia una predilezione nei confronti dei bambini (lo so, descritto così può sembrare un po’ sospetto…) Babbo Natale è buono e soprattutto ci porta i regali. Ecco… questa storia dei regali potrebbe iniziare ad ammorbidire un po’ la mia posizione attuale.
Purtroppo però Babbo Natale in realtà non es…. ops… scusate, ecco che è tornato il Grinch che è dentro di me… diciamo che a volte bisogna dare un aiutino al suddetto vecchietto e quindi i regali li dobbiamo comprare noi, ed ecco che ritorna l’ansia… MA, non temete perchè, oltre ad aver appena creato lo Shop online piu’ bello del mondo da cui poter attingere proprio a questo scopo (modalità promozione: ON), nelle prossime settimana arriverà anche la mia Gift Guide. L’anno scorso era dedicata ai foodie , quest’anno non ho ancora deciso il tema, quindi, se avete idee, scrivetemele nei commenti o… mandatemi una letterina :-).
A Natale si mangia e si beve come se non ci fosse un domani
A Natale si mangia e si beve come se non ci fosse un domani… poi in realtà quel domani arriva e ci rendiamo conto che siamo ingrassati. La buona notizia è che a gennaio le palestre fanno delle ottime promozioni e quindi la fatidica “remise en forme” ha un impatto meno rovinoso sulle nostre finanze. Quella cattiva invece è che sarà così, quel chiletto o due in piu’ post feste ci saranno comunque, che lo vogliate o meno, e quindi che fare? Passare un mese di rinunce oppure concedersi qualche extra senza sensi di colpa con la promessa che poi a gennaio, tutto tornerà come prima e pian pianino torneremo nella nostra fantomatica taglia?
Io opto per la seconda opzione. Natale vuol dire convivialità e questo non può esserci senza essere di fronte ad una bella tavola ricca di deliziosi manicaretti preparati con amore per passare del tempo insieme a chi ci vuole bene e a cui vogliamo bene. Quindi siamo un po’ indulgenti con noi stessi per poi trasformarci nel Sergente Maggiore Hartman una volta archiviate le feste, e al suon di “a Natale vale tutto” prepariamoci ad assaporare la meraviglia dei piatti del Natale.
Sì, forse questa faccenda del Natale inizia a piacermi…
Torniamo bambini?
Traffico, corse, impacchettamenti, oddio cosa regalo a nonno, oddio cosa regalo a zia, freddo, traffico, impacchettamenti, oddio cosa regalo alla fidanzata di mio fratello, oddio cosa regalo a mamma, freddo, traffico, impacchettameti. La frenesia del Natale dell’adulto medio potrebbe riassumersi in tutto questo, ma se provassimo a ripartire da zero dimenticandoci per un attimo l’età anagrafica e cercando di vivere questo periodo come quando eravamo bambini?
Tre, due, uno… ok, ho 6 anni, è il primo dicembre e apro la prima casellina del calendario dell’avvento, fuori uno, inizia il conto alla rovescia e l’emozione cresce, giorno dopo giorno, casellina dopo casellina e poi eccoci, ci siamo. Sono a casa, è il pomeriggio della vigilia e dopo pranzo corro a letto a dormire, il motivo?! Beh, perchè quando si dorme il tempo trascorre più velocemente. Chiudi gli occhi e quando li riapri, pouf, è già sera e da lì a poco Babbo Natale passerà. Chissà che cosa starà facendo in questo momento? Sarà già partito? Avrà preso i miei regali? Si sarà coperto bene? Il tempo passa, l’emozione sale fino a quel momento tanto atteso. Il campanello suona, Babbo Natale è arrivato! Mi precipito insieme ai cugini e a mia sorella, apriamo la porta di casa e troviamo davanti una montagna di pacchetti e pacchettini, ognuno in un grosso sacco con scritto il nome del destinatario. Babbo Natale è passato, oddio, era proprio qui, è passato per davvero e mi ha lasciato i regali, tantissimi regali, tutti per me.
Quanto era bella quella magia? La bellezza della magia del Natale era così speciale perchè si poteva toccare con mano, non era come credere agli elfi, le sirene e gli animaletti parlanti, no, Babbo Natale passava per davvero, ti lasciava i regali, potevi toccare con mano quella fantasia e proprio per quella piccola prova che qualcosa di fantastico e fuori dalla realtà potesse davvero esistere, allora potevano esistere anche tutte le altre nostre fantasie: l’amico immaginario, gli gnomi nei boschi, gli snorkies, i puffi, gli unicorni… tutto poteva essere reale.
Credo di avercela fatta, forse sono riuscita a risentire quel brividino da frenesia natalizia… forse il modo migliore per riuscire a godersi questo periodo è non pensare troppo, vivere più che mai alla giornata concedendoci di essere meno adulti e più bambini. Forse il modo migliore per passare indenni questo mese è GODERSELO, è cercare di affrontare queste feste come lo farebbe un bambino, vivendo la magia di quando tutto può essere possibile, rubando una fetta di pandoro prima di cena quando mamma non ci guarda, dimenticando in un attimo la delusione di un instante semplicemente pensando subito a qualcosa di bello. Forse ho deciso, forse quest’anno per Natale voglio solo ritornare bambina. Ecco sì. Adesso mi sento pronta per iniziare questo dicembre.
Ciao, vado a cercare delle ispirazioni per l’albero di Natale di quest’anno.