Capsule Wuardrobe
27/03/2017
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Capsule Wardrobe
Che cos’è e perchè ho deciso di farlo
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Chi di voi non ha idea di che cosa sia un “Capsule Wardrobe” (o tradotto, Guardaroba Capsula… ma diciamocelo, dirlo in inglese fa molto piu’ blogger seria) alzi la mano. Ok, vi capisco, fino a pochi mesi fa anche io non avevo la piu’ pallida idea di che cosa fosse e ne ho scoperto l’esistenza grazie ad una blogger inglese che amo seguire (il suo blog si chiama The Anna Edit) che a sua volta ha preso spunto da un’altra blogger che però è americana, Caroline Joy (il suo blog, Un-Fancy lo trovate cliccando qui), insomma, questa scoperta è stata frutto di una specie di “catena di Sant’Antonio 2.0” ma adesso vi spiego bene di che cosa si tratta.
La sfida è una sola e semplice: prendere come punto di riferimento un periodo di tre mesi, che grossomodo corrisponde ad una stagione, selezionare solo 37 capi di abbigliamento (incluse scarpe e giacche, rimangono fuori solo accessori, pigiami, intimo e l’abbigliamento da palestra) ed indossare solo questi nel corso dei tre mesi. Lo shopping non è ammesso durante “l’espermento”, è consentito solo qualche settimana prima dell’inizio del periodo nel caso in cui si debba aggiungere qualche capo alla collezione o sostituirne degli altri. Questo è quanto, anzi no, “That’s it“.
Perchè lo faccio?
Appena ho letto questa cosa mi sono detta: è impossibile. Poi però, leggendo meglio i motivi e l’obiettivo dell’esperimento, nella mia testolina ha iniziato a balenare l’idea che forse, niente niente, questa era proprio una buona idea!
E’ da ormai un anno che ho cercato di eliminare i capi della cosidetta “Fast Fashion” cercando di premiare la filosofia del meno ma meglio, per cui in un certo senso inconsciamente avevo già iniziato questo processo di riduzione dello shopping compulsivo da “oh mio Dio, quella maglietta costa solo 3 Euro, deve essere mia!!” pur sapendo che sarebbe finita nell’armadio mai indossata. Forse l’idea del Capsule Wardrobe era lo step successivo.
Non so voi, ma io sono stufa di ripetermi la solita frase “non ho nulla da mettermi” quando in realtà ho un armadio straripante di vestiti, frutto di anni e anni di acquisti sbagliati e del tutto compulsivi. Se poi si parla di “stile personale” beh, nell’ultimo anno penso di avere le idee un po’ piu’ chiare in materia, ma nel mio armadio ormai c’è la qualunque (vestiti improbabili inclusi).
Ecco che allora ho deciso di dire basta e di provare a fare questo esperimento.
Come iniziare
Per iniziare questo mio “viaggio” mi sono stati molto utili i consigli che Caroline da nel suo blog e soprattutto l’aver compilato una sorta di planning per iniziare a capire quali sono le mie esigenze: quali sono i capi che mi piacciono di piu’, i colori, come trascorro il mio tempo durante la settimana, se ho in programma viaggi o eventi particolari… insomma, se anche voi state prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di intraprendere questo esperimento vi consiglio di scaricare il suo “capsuleplanner” e ragionare un po’ sulle vostre esigenze e sul vostro stile.
Una cosa che ho letto mentre cercavo informazioni su questo progetto e che mi è piaciuta molto è di ricordarsi sempre che “noi siamo chi siamo, non ciò che indossiamo” e i vestiti sono semplicemente uno dei tanti mezzi che abbiamo per rappresentare il nostro modo di essere al mondo. Non preoccupatevi quindi se pensate di non avere uno “stile”, perchè in realtà tutti noi ce l’abbiamo, magari abbiamo solo bisogno di scavare un po’ di piu’ sotto a montagne di vestiti frutto di acquisti sbagliati per trovarlo.
Nel video che ho pubblicato ieri sul mio canale YouTube trovate una sorta di “cronaca del delirio“, ovvero tutto il processo che ha riportato ordine al caos piu’ totale.
Ecco qualche piccolo consiglio per iniziare il vostro “capsule wardrobe“: per prima cosa sentitevi ispirati, mettete una bella playlist che vi carichi e armatevi di sacchi per riporre tutto ciò che andrà via.
Non vi preoccupate se ad un certo punto vi sentirete sopraffatti e nella vostra testa una vocina inizierà a dirvi “non ce la farò mai!”, “ma chi diavolo me l’ha fatto fare”… con tutta probabilità la risposta sarà… quella disgraziata di Francesca, quindi vi prego di non odiarmi 😉 voi tenete ben in mente l’obiettivo finale e soprattutto ricordatevi di quello che avete appuntato sul vostro planner (è in inglese ma se volete ve lo posso tradurre io e metterlo online, nel caso fatemi sapere nei commenti): qual’è il vostro stile, gli aggettivi che vi descrivono, quegli outfit che vi fanno sentire bene e a vostro agio quando gli indossate, cosa vi rappresenta di piu’.
Svuotate completamente l’armadio (dovete togliere tutto… non barate 😉 ), iniziate a passare in rassegna ogni singolo capo e riponetelo in una delle quattro pile: abiti che amate alla follia, abiti che vi piacciono ma non sono adatti alla stagione oppure sono adatti ad occasioni speciali, abiti che non vi convincono molto ma che in realtà non vi sentite di dar via e abiti che assolutamente non mettete piu’ e che potete tranquillamente eliminare.
Una volta che avete scremato gli abiti nel vostro armadio, iniziate a mettere via la pila di quelli che non sono adatti alla stagione in corso. Poi insacchettate i vestiti da dare via: potete portarli a qualche associazione che li ricicli oppure venderli su depop o a qualche negozio di seconda mano.
Ripassate in rassegna i vestiti della pila di quelli che non vi convincono molto e decidete che cosa tenere e cosa no.
A questo punto avrete davanti a voi solo quei vestiti che vi fanno stare bene e che vi piacciono. Iniziate a selezionare quelli che andranno nel vostro capsule partendo dai pezzi sotto, poi i maglioni, le camicie e le magliette. Per ultimo scarpe e giacche.
Non vi preoccupate troppo se il numero finale che otterrete non sarà 37, questo è solo un’indicazione, potrebbe essere piu’ grande o piu’ piccolo, l’importante è che quello che avete selezionato vi rappresenti appieno e che siate felici quando indossate quei capi. Ognuno ha un proprio “numero”.
Doveva essere un semplice cambio di stagione, e invece...
… e invece si è rivelato essere una delle migliori terapie mai provata. In un primo momento mi sono sentita letteralmente sotto shock. Il vedere TUTTI i miei vestiti ammassati sopra al letto mi ha sconvolta. Ma quanti cavolo di vestiti avevo?! E soprattutto… perchè? Come avevo fatto ad arrivare a quel punto?
Poi ho iniziato a passarli in rassegna uno ad uno e a fare le famose quattro pile. Mentre guardavo questa sterminata processione di capi mi rendevo conto che quella distesa di tessuti in realtà raccontava una storia. La mia storia degli ultimi 10 anni e la mia disperata ricerca di cercare di capire chi ero, chi sono. Epitteto diceva ” Prima conosci te stesso; poi adornati di conseguenza” e così adesso sto facendo. Negli ultimi due anni mi sento un po’ piu’ “a fuoco”, sto davvero capendo chi sono e ho imparato ad essere me stessa, nel bene e nel male, eliminando completamente quel desiderio di voler essere ciò che non sono, di assomigliare a quella o a quello. Sono semplicemente io.
Grazie a questo “esperimento” mi sono liberata di una marea di abiti che non mettevo, non dicevano nulla di me e non mi rappresentavano. Adesso ho un armadio praticamente vuoto, per i prossimi mesi ho scelto un totale di 41 capi, ok non sono 37, ma 41 era il numero che funzionava per me, ognuno mi rispecchia, mi fa sentire bene quando lo indosso e non ho bisogno di nient’altro.
Doveva essere un semplice cambio di stagione e invece è stata una terapia, mi sono liberata di un’enorme zavorra e mi sento bene, in focus con me stessa.
Adesso bisogna vedere come andranno i miei prossimi 3 mesi, una volta passata l’euforia del momento, ma non temete, vi terrò aggiornati…
to be continued…