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A volte, la prima impressione conta

26/09/2017
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A volte, la prima impressione conta

Qualche consiglio per rinnovare l’ingresso di casa
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Quante volta ci siamo sentiti dire questa frase “Non giudicate mai dalla prima impressione ma cercate di andare oltre”, io tante, molte, da non saperle più contare. Io per prima me lo ripeto spesso ma, siamo sinceri, rimanere del tutto indifferenti ad un primo approccio ad una qualsiasi cosa o persona che incontriamo è pressoché impossibile, poi certo, il tempo avrà un ruolo fondamentale, ma se già partiamo col piede giusto, tanto di guadagnato.

Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a risistemare l’ingresso di casa, cosa che francamente non avevo tanto messo in conto quando ho iniziato i vari makeover delle stanze di casa (clicca qui per vedere il makeover della camera e qui quello del bagno) ma qualche settimana fa ho avuto come una specie di illuminazione, al limite dell’esperienza extracosporea (sì ok, forse sto un po’ esagerando…) fatto sta che sono entrata in casa e ho provato a guardare l’ingresso con gli occhi di una persona che vi entrava per la prima volta e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato “che casino!”. Ok, urgeva intervenire.

prima impressione
prima impressione

A volte capita che siamo talmente abituati a vedere una determinata cosa che ad un certo punto ne siamo quasi assuefatti e finiamo per non accorgecene più, un po’ come quando si sente un rumore costante in sottofondo e dopo un po’ non ci facciamo più caso, ecco, il disordine del mio ingresso aveva assunto quelle proporzioni e quindi era il momento di intervenire.

Per prima cosa sono andata a caccia di ispirazioni, Pinterest e Instagram ancora una volta sono stati di grande aiuto per cercare di capire che stile dover dare a quei pochi metri quadrati che facevano da filtro tra l’ingresso e il resto della casa. L’ingresso a volte è un po’ sottovalutato ma in realtà è una sorta di filtro tra il mondo esterno e il “nostro” mondo, è una “dichiarazione di stile” che ti prepara a quello che poi ti aspetterà all’interno della casa vera e propria.

prima impressione

Non vi nascondo che questa volta ho avuto qualche difficoltà nel partire, continuavo a cercare qualche immagine che mi facesse esclamare “eccolo ci siamo”, ma non riuscivo a trovarla. Ho quindi deciso di partire dalla praticità per poi ricostruire la parte estetica. La mia unica certezza era quella di spostate i libri nello studio e usare la libreria ricavata nel muro per raccogliere tutte le cose che uso per cucinare[barra]fare le foto e che al momento erano accumulate tra una scaffalatura e vari angoli più o meno nascosti di casa, il tutto sarebbe stato nascosto da una tenda (sempre meglio nascondere le possibili fonti di casino/polvere e quella era proprio una di quelle).

La caccia al tessuto per al tenda era quindi partita e dal momento che volevo qualcosa che avesse una bella fantasia e, viste le dimensioni, avrebbe dominato l’ambiente, sapevo he quello sarebbe stato il punto di partenza e così infatti è stato. Dopo aver cercato e ricercato tra svariati siti alla fine l’ho trovata su The Color Soup, colori e tema si sposavano perfettamente con il resto della casa. Da lì è nato tutto.

prima impressione
prima impressione
prima impressione
prima impressione

Come al solito ho iniziato creando una sorta di palette di colori e materiali nella mia testa che riprendessero quelli del tessuto: verde, ottone, nero e legno grezzo hanno vinto e da quel momento tutto è stato più semplice. Ho iniziato a scandagliare tutti i siti di arredamento dove poter trovare oggetti che potessero decorare e al contempo essere utili per rendere funzionale e vivibile quell’ambiente.

Una lampada da tavolo da tenere accesa la sera. Una bacheca per tenere le chiavi a portata di mano e appendere messaggi o cose da ricordare. Delle scatole per contenere tessuti, duplicati vari delle chiavi e vari oggetti da tenere all’ingresso. Un piccolo quadretto con un ritaglio di tessuto avanzato dalla tenda per richiamare la fantasia, così come un piccolo cuscino sulla sedia. Un grosso specchio sopra al baule delle borse per darsi un ultimo sguardo poco prima di uscire e un orologio per controllare quanto è grave il mio ritardo. Una candela e una pianta (la pilea) perché…beh…perchè quelle ci devono essere sempre.

Pochi, piccoli oggetti uniti da un colore, un materiale o una funzione che nell’insieme riescono a dare il giusto messaggio a chi entra per la prima volta in casa: “Benvenuto nel mio mondo“.

Guarda il makeover completo...

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