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31 di 365
gennaio

30/01/2018
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31 di 365 | gennaio 2018

ricette, riflessioni e scoperte del mese
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Lo so, tecnicamente avrei dovuto chiamare questo post 30 di 365, visto che, sempre tecnicamente, oggi è il 30 e non il 31 gennaio, ma dal momento che questo mese sembra non finire mai (secondo me se ci distraiamo un attimo va a finire che al posto di passare a febbraio si va avanti a numerare gennaio…il 32…il 33..eccetera, eccetera) ho deciso di far finta che questo mese sia già terminato e sono pronta a fare una specie di “bilancio”.

Mi piacerebbe iniziare a scrivere un post alla fine di ogni mese, dove fare un po’ il punto della situazione dei giorni che sono appena trascorsi attraverso le mie ricette preferite, qualche riflessione fatta, scoperte, buoni propositi… insomma, il riassunto del mese appena trascorso. Lo so, non ho inventato nulla di nuovo ma la cosa mi diverte e quindi… eccoci qui. Pronti? Partiamo.

Le ricette

Mi ero ripromessa che questo mese avrei fatto la brava e avrei cercato di riprendermi dagli stravizi delle feste dove ho decisamente mangiato e bevuto troppo. In realtà ero partita bene ma poi, durante la via mi sono un po’ persa e questo mese rimarrà famoso per quello delle torte. Io non sono una molto da dolce ma per un motivo o per l’altro mi sono trovata spesso la domenica pomeriggio alle prese con uova, burro e farina pronta ad infornare dei dolcetti per le colazioni della settimana.

Senza ombra di dubbio non posso che citare la torta di carote e mele, assoluta protagonista del mese. Mi avete mandato un sacco di immagini e messaggi con le vostre torte e non vi nascondo che io l’ho preparata ben due volte…

Parentesi dolce a parte, questo mese ho preparato spesso dei piatti unici misti, bowl con cereali vari (orzo o riso prevalentemente) ricoperte poi di verdure miste di stagione cotte in forno con qualche spezia.

Per il prossimo mese mi voglio ripromettere di cercare di iniziare a fare una minima programmazione settimanale dei pasti… non l’ho mai fatto e sono sempre stata un po’ scettica e contraria perchè tutte quelle che avevo visto erano un po’ troppo rigide, ho però letto l’articolo in merito su Green Kitchen Stories e credo che il loro metodo possa essere piu’ affine a quello che sto cercando, non troppo rigido e decisamente flessibile, sostanzialmente è un semplice “portarsi avanti” con qualche preparazione base, in modo da rendere piu’ rapido l’assemblaggio dei vari pasti, lasciando comunque spazio ai desideri del momento. Vi lascio qui il link diretto al loro post.

Il ritorno

Indubbiamente questo è stato il mese del mio “ritorno”, dopo la mia social detox natalizia, mi sono riaffacciata al mondo online con piu’ consapevolezze e con le idee un po’ più chiare su chi sono e che cosa voglio fare di questo piccolo mondo che mi sono creata, perchè il blog sin dall’inizio l’ho definito così “un mio piccolo angolo di mondo” e voglio continuare a vederlo così, come una piccola barchetta nel mare di internet, dove accogliere le persone che vogliono passare per dare un occhio raccontandogli chi sono, che cosa amo e donandoli una delle parti migliori di me.

Voglio che sia un posticino accogliente, un rifugio per le giornate andate storte, un luogo dove poter essere se stessi. Voglio che questo MIO angolino di mondo diventi anche un po’ il VOSTRO angolino. Per me è un luogo molto felice, è il luogo dei sogni, è quel posticino che da bambina mi avrebbe riempito di emozione e mi avrebbe fatto mettere sulle punte dei piedi dalla gioia. E’ un luogo di cui vado fiera, perchè costruito dal nulla, mattoncino, dopo mattoncino in una costante ricerca di dare e costruire qualcosa di cui essere fiera.

Sappiate che qui troverete sempre una tavola imbandita a festa ad aspettarvi, un piatto caldo pronto apposta per voi, il calore del camino acceso, il profumo della biancheria appena lavata, i colori dei fiori freschi nei vasi, una Bracchetta che scodinzola alla porta, la musica accesa e il lusso di poter stare in silenzio per qualche istante, senza per forza dimostrare qualcosa. Qui, in questa mia barchetta sarete sempre i benvenuti.

Il tempo

Il tempo sembra sempre mancare: non possiamo essere ovunque e fare tutto da sole perchè per quanto ci proviamo, lui vincerà sempre, nel bene o nel male, lui vince, il tempo avrà sempre e comunque la meglio su di noi. E quindi ho deciso che forse è arrivato il momento di fare pace con lui, di accettare la sconfitta, anche se a malincuore.

Sto cercando di fare meno ma meglio, di darmi dei limiti e di scendere a compromessi con la mia mania di voler fare troppo. E pensare che fino a poco tempo fa ero una pigra cronica. Ho deciso che prendermi del tempo per staccare non è un male e che fare le cose con più calma aiuta a farle meglio, ok, ci vorrà magari un po’ più di tempo ma non penso che il mondo cadrà in sciagura perchè ho impiegato due giorni invece che uno per fare una cosa… credo riesca tranquillamente ad andare avanti senza nessun problema.

Ho ripreso a guardare i film. Fino a pochi anni fa ero una divoratrice seriale di film, ne guardavo tantissimi e di tutti i generi e tipi, dai più stupidi a quelli da radical chic in lingue improponibili con sottotitoli in altre lingue bislacche. Mi ero dimenticata quanto mi piacessero e come adori scollegarmi dalla realtà e venire completamente assorbita dalla trama e da quel senso che a volte è di potenza, altre di sconforto, altre di vuoto o altre ancora di speranza che ti lasciano una volta che sono finiti. Ho riguardato vecchi film (La vie en rose e Frida) e ne ho visti di nuovi (Lion, Il caso Spotlight e Il diritto di contare) . Vorrei ricominciare ad andare al cineforum, così da avere un appuntamento fisso ogni settimana, avendo così la certezza di concedermi due ore dove poter rimanere sospesa in un tempo e in un luogo lontano.

gennaio
gennaio
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La riflessione

Mai come in questo mese ho sentito parlare di quanto sia giusto o meno mostrare una faccia più “vera” su Instagram, di quanto le immagini che si vedano siano costruite e non lascino più tanto spazio alla realtà.

E’ giusto mostrare solo un lato un po’ patinato di se o ci si dovrebbe mostrare piu’ “reali”?

Ma in fondo, che cos’è la realtà?! Siamo davvero sicuri di mostrarci sempre e solo per come siamo veramente? Non cerchiamo forse di vestirci bene, truccarci, comportarci in un determinato modo quando ci troviamo in un luogo? Non solo per gli altri, ma soprattutto per noi stessi, per sentirci a nostro agio, meno vulnerabili. Non puliamo e riordiniamo casa quando sappiamo che qualcuno vuole venirci a trovare? E perchè lo facciamo? Non vogliamo forse dare il meglio di noi alle persone che incontriamo e con cui abbiamo a che fare? E questo ci rende forse delle persone “false”?

Io non credo e quando vedo una bella foto su Instagram accompagnata da un bel messaggio, dal desiderio di voler esprimere qualcosa, anche se per farlo si patina un po’ la realtà, io non la percepisco come un voler far apparire qualcosa che non esiste, io vedo la cura, il tempo che una persona ha investito per riempirmi gli occhi di qualcosa di bello, per volermi dare il meglio di lei. Vedo un modo per dire “grazie” alle persone che hanno deciso di “seguirla”. Instagram è un social basato sulle fotografie, sulle immagini e non ci vedo nulla di male nel cercare di veicolare un messaggio attraverso una bella fotografia, che sia spontanea o costruita nei minimi dettagli, noi abbiamo poi la libertà e il potere di scegliere se quel messaggio che decidiamo di leggere ci trasmetta qualcosa di positivo, di bello, uno spunto di riflessione o anche solo un istante per sognare un po’ ed immaginarci in un luogo lontano.

Ah, non c’entra nulla ma… ho deciso di farmi crescere i capelli. Ciao Gennaio, benvenuto Febbraio!

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