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120 di 365
aprile

02/05/2018
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120 di 365 | aprile 2018

ricette, riflessioni e scoperte del mese
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Eccoci qui dopo la fine di un altro mese pronta a condividere con voi come al solito le mie ricette preferite, qualche scoperta e ripercorrere insieme questi ultimi 30 giorni di questo 2018.

Indubbiamente questo mese ha visto l’esplosione della primavera sia per il cambiamento del paesaggio (prati fioriti e boschi rigogliosi) sia per l’arrivo della frutta e verdura di questa stagione, uno su tutti: l’asparago.

Anche questo mese sono successe tante cose e non vi nego che a volte mi sono sentita un po’ “arrancare” non sapendo bene come riuscire a gestire tutto ma alla fine, in un modo o nell’altro, sono riuscita a venirne a capo.

Ma andiamo con ordine e parliamo di cose importante: cibo e ricette.

Le ricette

Come accennato prima, gli asparagi sono stati sicuramente i protagonisti indiscussi dei miei pasti. Sono diventati i must have del mio frigorifero e in abbinamento con le uova sono un mix vincente che mi hanno salvato la cena in più di un’occasione: saltati in padella e ripassati in forno in una cocotte insieme ad un uovetto, come condimento della pasta per preparare una carbonara vegetale o semplicemente grigliati in padella e poi conditi con sale, olio e limone o aceto balsamico.

Me l’avete visti preparare spesso nelle stories e in tanti mi avete chiesto se, prima di metterli in padella, li sbollentassi oppure no, la verità è che gli asparagi preferisco non sbollentarli mai (a meno che non siano particolarmente grossi o quelli bianchi), di solito scelgo l’asparagina, sono più fini e saporiti, li pulisco dalla parte più fibrosa del gambo e poi li metto direttamente sulla piastra bella calda. Bastano pochi minuti per lato e sono pronti: rimangono croccanti, saporiti e di un bel verde smeraldo. Provateli e non bollirete mai più un asparago in vita vostra.

Un libro

Se avete avuto modo di guardare, anche solo vagamente e di sfuggita, le mie Instagram Stories avrete capito che ho recentemente comprato un nuovo libro di cucina:Come si fa il pane” di Emmanuel Hadjiandreou.

Qualche settimana fa mie ero messa in testa che mi sarebbe piaciuto imparare qualcosa in più in merito alla panificazione, tema che per il momento non conosco ancora molto bene. Vi ho chiesto qualche consiglio per un libro da comprare per chi volesse approcciarsi da principiante e in tantissime mi avete consigliato questo che da quando è entrato in casa è diventato una specie di Bibbia per me (nonostante abbia anche temuto di averlo perso ad un certo punto, per fortuna tutto risolto, trovato e messo immediatamente al sicuro).

Ormai non vedo l’ora che sia il weekend per potermi mettere alla prova e provare una nuova ricetta. Ho anche provato a creare il lievito madre un paio di volte ma per ora questa impresa non ha avuto grandi successi, mentre invece tutte le altre ricette provate (incluse quelle dolci) decisamente sì. A volte bisogna modificarle leggermente perchè magari alcuni passaggi vanno leggermente risistemati ma in generale è fantastico.

Ho scoperto inoltre che la panificazione è in un certo senso un’attività molto zen, perchè per fare il pane ci vuole pazienza (cosa che a me manca), il dover aspettare tra un passaggio e l’altro, il vedere come da un ammasso appiccicaticcio di farina, acqua e lievito nasca una piccola magia mi affascina e mi ha fatto innamorare di questo libro e di questo genere di ricette.

Pain au chocolat
Pain au chocolat con la ricetta presa dal libro
Focaccia
La focaccia con la ricetta del libro

La casa

Mai come in questo mese la casa è diventata così importante per me. Da un lato perché ho finalmente finito di risistemare tutte le stanze e adesso mi posso godere il lavoro finito.

Dall’altra perchè ho ricevuto una bellissima notizia per una nuova avventura, sono infatti stata selezionata insieme ad altre Blogger a far parte del team di CASAFacile. Abbiamo avuto modo di conoscerci nello spazio CasaFacile allestito in occasione del furi salone di Milano ed è stato molto bello.

La casa per me è sempre stato un luogo importante. Di solito le persone si dividono tra quelle dall’animo un po’ nomade che la vivono semplicemente come un punto d’appoggio dove raggruppare le proprie cose e passare ogni tanto giusto il tempo per farsi una doccia e dormire. E quelle invece che , come me, hanno bisogno di un proprio nido, un luogo sicuro dove potersi rifugiare, passare del tempo e sentirsi a proprio agio per poter creare e ricaricarsi.

Qui trovate il link al primo articolo che ho scritto per CASAFacile e non vedo l’ora di potervi far leggere anche gli altri e condividere con voi dove questa nuova avventura mi porterà.

Aprile
CasaFacile
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