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Il Km zero in tavola

27/06/2018
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Il Km zero in tavola

Il menù della cena in terrazza dedicata al Km Zero
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Io sono sempre stata un’esterofila. Non c’è un motivo particolare, anche perchè io amo profondamente la mia terra, ma sin da piccina, preferisco tutto ciò che viene dall’estero: ascolto pochissima musica italiana, conosco di più alcune nazioni estere rispetto all’Italia e in generale anche quando si tratta di cucina, preferisco andare alla scoperta di ricette provenienti da paesi lontani piuttosto che andare ad investigare e a ricercare le meraviglie che potrei trovare dietro casa.

Per l’ultima cena in terrazza ho deciso di ribaltare questa situazione e di dedicarla al Km Zero. Non tanto per i piatti cucinati che non riprendono affatto la tradizione delle ricette della mia zona, ma per quanto riguarda i prodotti e le materie prime. Per aiutarmi in questa “missione” ho chiesto aiuto a Chiara che gestisce l’alveare vicino a casa mia. No, Chiara non è un’ape regina, confermo essere un’essere umano a tutti gli effetti, ha semplicemente deciso di gestire uno dei punti di raccolta affiliati all’Alveare che dice sì, un portale che ha come scopo quello di mettere in contatto i produttori locali con i loro potenziali clienti. Chiara ha selezionato alcuni produttori dai quali è possibile acquistare tramite il sito. Una volta a settimana si può andare a ritirare la spesa nel punto di raccolta stabilito (il mio è “Il baretto di Carola” in via Castellini 45 a Varese) e sarà il produttore stesso a consegnarvi gli articoli che avrete ordinato.

E’ un modo molto semplice e comodo per poter iniziare ad acquistare prodotti che si sa perfettamente da dove vengono e come sono stati realizzati, si possono instaurare rapporti diretti con chi li ha prodotti e si va a supportare l’economia locale.

Ecco allora tutte le ricette della cena e le piccole/grandi realtà che ho potuto conoscere.

L'antipasto

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Partiamo dall’antipasto, grazie all’Alveare di Chiara sono riuscita a venire in contatto con Fabio di Casale Roccolo, produttore insieme alla sua famiglia di formaggi di capra biologici. Ho avuto modo di andare nella sua azienda immersa in un magnifico bosco, conoscere suo padre e sua zia, rispettivamente addetti alla cura e selezione delle capre e custode delle ricette per i loro formaggi. Ho potuto vedere le capre che riposavano nella stalla, capire come funzionava la loro azienda e scegliere un formaggio delizioso per il mio piatto: il tronchetto. Si tratta di un formaggio a pasta molle stagionato 30/40 giorni molto simile al brie. Io l’ho tagliato a fettine che ho passato leggermente in forno in modo da farlo sciogliere leggermente.

Ho deciso di accompagnarlo da delle patate novelle cotte a vapore e poi condite con sale, olio e pepe e dei cipollotti grigliati. Il tutto condito con un filo di miele. Lo so che cosa vi starete chiedendo, “cipollotti e patate…ma con tutte le meravigliose verdure che si trovano in estate, non potevi usare qualcosa di piu’ fresco?”. Avete perfettamente ragione ma quest’anno la stagione è iniziata tardi, il mese di maggio è stato abbstanza freddo e piovoso e solo da poco il sole e un po’ piu’ di caldo hanno inziato ad alimentare le piante e i loro frutti, motivo per cui, quando mi sono recata da Ortobiobroggini, azienda biologica dove solitamente vado a fare la spesa, i pomodori, le melanzane e i peperoni non erano ancora pronti per essere raccolti. Ancora pochi giorni e poi potremo finalmente poterne fare indigestione.

Il primo

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Per il primo ho invece deciso di optare per uno dei miei cavalli di battaglia: il pesto di zucchine. E’ una ricetta che faccio spesso in estate, soprattutto quando si tratta di cene con un po’ di persone: è molto buono, delicato, fresco e soprattutto si può preparare con un po’ di anticipo così da potersi dedicare maggiormente ai nostri invitati e non dover passare tutto il tempo dietro ai fornelli.

Per quanto riguarda gli ingredienti è stato un mix perfetto: basilico di Ortobiobroggini raccolto davanti ai miei occhi, zucchine dell’Azienda Agricola Matteo Aletti (di quelle chiare…le mie preferite) e pasta…anzi no, non pasta di Legu’. Si tratta di una pasta di farina di legumi che produce Monica nella sua azienda di Albizzate. Io ho scelto la loro variante ai 4 legumi che vede l’utilizzo di ceci, fagioli bianchi, lenticchie e piselli gialli. Usando piu’ legumi diversi si riescono a bilanciare i valori nutrizionali e si ottiene una pasta molto simile a quella normale (il sapore e la consistenza ricordano quella di farro) ma molto proteica e completamente priva di glutine.

Qualche pinolo tostato, qualche scaglia di formaggio stagionato 9 mesi di capra, un filo di olio a crudo e il primo era servito.

Il dolce

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Ho deciso di terminare la cena con un dolce al cucchiaio, la scelta migliore per le cene estive: fresco e perfetto per chiudere la serata.

Ho realizzato la mia classica mousse al cioccolato bianco che ho deciso di coprirla con una salsina realizzata mettendo a cuocere mirtilli e more insieme a un baccello di vaniglia (quest’ultima non proprio a Km zero per ovvi motivi…). Si è venuta a creare una specie di marmellata che ho adagiato, tiepida, sopra alla mousse insieme a frutti di bosco freschi in modo da dare un contrasto legermente acido alla mousse di per sè molto dolce. E’ stato un successo.

Tavola, vino e regali

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Per la tavola ho ripreso in parte il concept della prima cena, cercando però di dargli un’aria piu’ fresca ed estiva. Ho messo una tovaglia tintaunita neutra e ho deciso di sostituire i sottopiatti optando per un blu minimal invece del verde.

I fiori che ho usato erano gli stessi che The Colvin Co. mi aveva inviato in occasione del brunch. Dal momento che, nonostante avessero ormai dieci giorni, erano ancora in ottime condizioni, ho deciso di scomporre il bouquet  Alpine Essence, e utilizzare i fiori per creare dei piccoli mazzetti da distribuire in vasi piu’ piccoli e da mettere sulla tavola e in generale in vari punti della casa come richiamo. Qualche candela qua e là (quelle non posssono mancare…) e la tavola era perfetta.

Il buono sconto del 15% per acquistare un mazzo di fiori scontato su The Colvin Co. è valido ancora per pochi giorni (fino al 30 giugno), se volete approfittarne, cliccate qui e scrivete in fase di checkout BLUEBIRD15.

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Per il vino e i regali per le mie ospiti, siamo tornate dalle mie parti. Il vino infatti provenie all’azienda vinicola Cascina Ronchetto, un’azienda che fa parte dell’associazione dei Vini Varesini e che dista pochissimi chilometri da casa mia. Ci hanno fatto assaggiare il loro spumante, con cui abbiamo brindato e iniziato la serata. A seguire, per accompagnare l’antipasto abbiamo potuto gustare un loro vino rosso, il Materno, un vino Merlot che si sposava molto bene con il formaggio di capra.
Per quanto riguarda il primo invece abbiamo optato per un bianco, il Nadine, fresco e secco, perfetto per la non pasta con pesto di zucchine.

Veniamo poi ai talenti creativi (anchessi a Km Zero…), due ragazze che hanno realizzato dei mini capolavori appositamente per chi ha partecipato alla cena. Chiara realizza illustrazioni, animazioni e timbri personalizzati realizzati a mano. Per la serata ha realizzato dei timbri raffiguranti delle dee danzanti con cui ha poi creato delle piccole cartoline numerate e apposta per la serata. Chiara realiza anche timbri raffiguranti i musi dei cani di diverse razze. Le inviate la foto del vostro cane e lei vi realizzerà un timbro ad hoc. La trovate su Instagram come Blu.Illustrations.

Poi c’era Silvia, architetto di formazione e nella vita, che però ama esprimersi in vari modi realizzando dei piccoli capolavori. Per la serata ha ricamato delle shopper di cotone realizzando un viso di Frida stilizzato e creando la corona di fiore, tanto cara a questa pittrice, usando dei ritagli di tessuto. Dire che erano magnifiche è riduttivo. Lei realizza anche capi di sartoria come gilet, gonne e fasce per capelli. La trovate su Instagram come Sissy_In_Wonderland.

Ecco il vlog del dietro le quinte della serata.

La serata è stata piacevole come sempre, questa volta hanno partecipato persone venute anche da parecchio lontano, e la cosa mi ha onorata. E’ stato bello poter conoscere piu’ da vicino alcune realtà che si trovano proprio a pochi passi da casa mia. Grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno aiutata a mettere insieme la serata, in particolare Chiara dell’Alveare di via Castellini e Alessandra, presente come sempre.

Potete cliccare qui per scaricare il libretto completo della serata con tutte le ricette, noi ci rivediamo presto con un nuovo Instabrunch di fine agosto (sono rimasti ancora solo pochi posti quindi, se volete essere dei nostri, affrettatevi a prenotare cliccando qui…)